Ferito un carabiniere in centro da un tunisino in fuga, l'allarme dei sindacati dell'Arma: «A Terni c'è un problema di sicurezza, carenza di risorse umane e personale»

Lunedì 22 Aprile 2024
Ferito un carabiniere in centro da un tunisino in fuga, l'allarme dei sindacati dell'Arma: «A Terni c'è un problema di sicurezza, carenza di risorse umane e personale»

TERNI Non pagano il conto, fuggendo a piedi dal ristorante del centro.   Inseguiti feriscono un carabinieri che stava cercando di farmarli. L'ennesimo grave episodio di violenza è stato denunciato dall Sim, ill  Sindacato Italiano Militari Carabinieri, attraverso il proprio segretario generale regionale Sergio Pappone. In una nota scrive che «nella notte del 20 aprile la città di Terni è stata teatro di un ennesimo episodio di violenza che ha lasciato un ulteriore segno sulla comunità e sollevato nuovamente interrogativi sulla sicurezza del territorio. Cinque giovani di origine tunisina hanno consumato una cena presso un ristorante nel cuore della città e, alla fine del pasto, sono fuggiti senza pagare il conto, dando inizio a una serie di eventi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Chiamati sul posto – scrive il Sim - i carabinieri sono riusciti a individuare i giovani mentre camminavano in una via adiacente il locale.

Tuttavia, alla vista delle divise, i giovani hanno cercato di dileguarsi. Durante il tentativo di fuga, uno di loro è stato bloccato ma ha opposto una strenua resistenza, nel corso della quale ha impugnato il proprio cellulare e ha colpito violentemente uno dei carabinieri causandogli una ferita profonda alla fronte». «Nonostante le ferite subite – prosegue il segretario Sergio Pappone – il carabiniere è riuscito a sopraffare il giovane e a condurlo in caserma per le necessarie procedure. Tuttavia l’episodio ha messo in luce, una volta di più, le difficoltà operative e logistiche affrontate dalle forze dell’ordine nel compiere il proprio dovere e garantire la sicurezza della città».  Il segretario generale regionale esprime così «profonda solidarietà e vicinanza al collega ferito, formulandogli gli auguri di pronta guarigione», sollevando però un tema chiaro, ovvero «la carenza di risorse umane e materiali che affligge le forze dell’ordine, lasciandole spesso in una situazione di svantaggio rispetto alle sfide che devono affrontare. La mancanza di personale e di mezzi adeguati compromette non solo la sicurezza degli operatori, ma anche quella dei cittadini che essi sono chiamati a proteggere». Da qui l’appello a far sì che le autorità «adottino misure concrete per affrontare queste criticità e si metta in atto un piano di impiego che preveda un potenziamento degli organici e una maggiore presenza sul territorio. Solo così si potrà garantire una sicurezza efficace e duratura per tutti. L’incidente del 20 aprile – conclude Pappone – rimane un tragico monito sulla necessità di investire nella sicurezza pubblica e nel benessere degli operatori delle forze dell’ordine, al fine di assicurare un ambiente sicuro e protetto per la comunità nel suo insieme».

Ultimo aggiornamento: 11:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA