PERUGIA - L'auto bruciata, mesi di stalking, i suoi social violati e addirittura le sue foto intime finite su Onlyfans.
Migliorati, infatti, nella sua denuncia diventata processo con rito abbreviato ha parlato di quel rapporto iniziato a Foligno, proseguito a Cellole e interrotto a Perugia quando la vigilessa ha «iniziato a riscontrare una serie di atteggiamenti iracondi e una gelosia eccessiva», atteggiamenti «diventati sempre più indagatori tanto da farmi sentire controllata». Un comportamento tale da convincerla «a non lasciarlo, sia per compagnia sia per un misto tra timore e mancanza di chiarezza per tenere la situazione tranquilla onde evitare possibili ripercussioni». La donna, assistita ora dall'avvocato Luca Valigi, ha spiegato ai carabinieri come il suo ex sia anche entrato in casa quando lei era assente per impossessarsi di numeri e password dei social network, per poterla controllare anche online. E per creare a suo nome, ha scoperto dopo, un profilo sul sito “di intrattenimento” con le sue immagini private. Eventi che il 47enne, difeso dagli avvocati Fiorentina Orefice e Giuseppe Stellato, spiega proprio diversamente. Racconta di viaggi pagati da lui, di lavori nella casa della donna che lui ha finanziato, di prestiti e di regali, per un totale di 20mila euro che alla fine del rapporto lui avrebbe voluto riottenere. Ma quando, entrato in casa da solo, ha visto sul computer della donna chat con altri uomini i due hanno litigato. «Io ho voluto interrompere il rapporto con lei – ha spiegato l'uomo al gip Angela Avila – e le ho chiesto indietro i soldi che le avevo prestato. Lei mi ha minacciato di denunciarmi per atti persecutori se le avessi chiesto i soldi». E anche davanti alle telecamere il comandante si è detto innocente, rimandando al mittente qualsiasi accusa o ricostruzione diversa. E martedì 23 aprile si torna in aula, con Migliorati pronta invece a ribadire la sua versione: al giudice il compito di capire quale sia quella giusta.