Suicidio assistito, Cappato: Giani venga incontro a proposta legge

Giovedì 14 Marzo 2024
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"Non è atto di sfiducia nei suoi confronti"

Firenze, 14 mar. (askanews) - "In assenza di una legge non ci sono procedure e tempi vincolanti per il sistema sanitario.

Ha ragione il presidente Giani se intende che l'obbligo di risposta da parte del servizio sanitario esiste già, ma in assenza di una legge potrebbe accadere che in futuro un'altra amministrazione regionale della Toscana potrebbe far aspettare, come è accaduto a Federico Carboni due anni prima di ottenere una visita da parte delle Asl". Così il tesoriere della Luca Coscioni, Marco Cappato, commenta la posizione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, secondo il quale sia a livello nazionale che regionale non ci sarebbe al momento bisogno di una legge che regoli il suicidio assistito perché questo diritto sarebbe già garantito dalle pronunce della Corte Costituzionale.

"La legge serve eccome, mi auguro che il presidente Giani voglia facilitare la discussione di questa legge regionale. Non si tratta di un atto di sfiducia verso la sua amministrazione ma è un atto di chiarezza e garanzia per le persone che soffrono", aggiunge Cappato.

L'Associazione Luca Coscioni questa mattina ha consegnato al Consiglio regionale della Toscana 10 mila firme a sostegno della legge di iniziativa popolare, regionale, "Liberi Subito" per dare tempi certi di risposta alle persone malate che chiedono di essere aiutate a morire.

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