PADOVA - «Avevamo papà in ospedale, nel momento del cambio tra me e mio fratello la mamma si è trovata da sola. L'abbiamo chiamata e trovando sempre occupato ci siamo preoccupati. Quando finalmente siamo riusciti a parlare con lei ci ha detto che era successa questa cosa». Stefano Di Bello è il figlio della 84enne truffata da un 16enne, bloccato e denunciato nel giro di pochissime ore dalla polizia mentre era sul treno del ritorno. La dinamica è simile ad altri episodi: al telefono le è stato detto che il figlio aveva causato un incidente, ferendo una bambina, e serviva pagare la cauzione. L'anziana ha dato al ragazzino tutti i suoi gioielli, per un valore di 50 mila euro.
«Siamo intervenuti subito, lei aveva già capito di essere incappata in una truffa - continua - E poi psicologicamente ha avuto un crollo per cui abbiamo dovuto ricoverarla».