Il sogno di Matteo Galvan a Rio, i 400
sotto i 45": il suo paese lo incoraggia

Giovedì 28 Luglio 2016
Il sogno di Matteo Galvan a Rio, i 400 sotto i 45": il suo paese lo incoraggia

BOLZANO VICENTINO - (Cs) Ormai è un ... reatino acquisito, ma le radici non si scordano mai. E nemmeno i suoi concittadini se ne dimenticano. Così, a pochi giorni dal via alle Olimpiadi, a Bolzano Vicentino, sul palazzo pubblico, appare lo striscione a sostegno di Matteo Galvan, il quattrocentista azzurro pronto per gareggiare alle Olimpiadi. "Bolzano Vicentino è alle Olimpiadi con il suo campione... Grazie Matteo" si legge nello striscione che campeggia nel centro del paese. E la mamma Nadia pubblica subito la foto sui social. È l'anno più importante per Matteo, come ha dichiarato in una videointervista di mesi fa.



Matteo Galvan, Fiamme Gialle, proveniente dal vivaio di Atletica Vicentina, va a Rio dopo la doppia buona prova messa in pista a Rieti, ai campionati italiani, e nelle qualificazioni di Amsterdam agli Europei. In entrambi i casi uno scintillante 45"12, nuovo record italiano ribadito per due volte nel giro di poche settimane. Ora l'obiettivo è ben individuato: scendere sotto i 45". Una sfida non facile, ma è il sogno di Matteo. Dominatore in Italia, finalista in Europa dove però in finale non ha saputo ripetersi, chiudendo ottavo (è un po' il suo tallone d'Achille quello delle gare ravvicinate), il 28enne di Bolzano Vicentino (li compie giusto in agosto, a Rio) ha nel mirino Olimpia da tempo.

Scoperto a quindici anni da Mario Guerra, un appassionato di atletica che era sempre presente al campo di via Rosmini a Vicenza e che allenava i giovanissimi, e che lo vide correre a una gara studentesca, a sedici anni vinceva già un bronzo al mondiale allievi nel Marocco. Poi sarebbero arrivati l'oro agli Europei indoor di Torino nella 4x400, gli ori e l'argento ai Giochi del Mediterraneo oltre a innumerevoli titoli italiani su 100, 200 e 400. Per valorizzare il suo talento allora Atletica Vicentina mobilità le istituzioni e il paese, che si schierò a fianco del giovane talento procurando anche risorse per aiutare il suo cammino. Poi, a suon di risultati, l'entrata nelle Fiamme Gialle, quindi dopo gli anni seguito da coach Pegoraro la trasferta negli Usa alla corte di Seagrave. Infine l'approdo a Rieti, dove peraltro vinse giovanissimo  il suo primo titolo tricolore nei 200 allievi, e dove ha trovato l'amore, con la quattrocentista Maria Benedetta Chigbolu, anche sua compagna di allenamenti seguiti da Chiara Milardi. Ma se è entrato nel cuore dei reatini, è rimasto anche in quello dei suoi concittadini e di Bolzano Vicentino, dove torna spesso.

Ultimo aggiornamento: 20:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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