Volley, finale di gara-3. The Queen: la curva s'inchina, il tributo della Nord prima della partenza

Venerdì 26 Aprile 2024 di Andrea Martucci
Volley, finale di gara-3. The Queen: la curva s'inchina, il tributo della Nord prima della partenza

CONEGLIANO (TREVISO) - Il boato del Palaverde all’ultimo pallone, il 41° punto, messo giù da Haak, a sottolineare la conclusione di un altro match tiratissimo contro Scandicci, la felicità delle pantere e dei tifosi gialloblù per aver superato un altro scoglio importante verso il settimo scudetto, ma anche il primo segnale che potrebbe essere stata l’ultima partita della Prosecco Doc Imoco al Palaverde in questa stagione, soprattutto per diverse protagoniste che, comunque in almeno altre due occasioni – una in campionato ed una in Champions – vestiranno ancora la maglia dell’Imoco. Attraverso un doppio striscione i supporters di Conegliano hanno voluto ringraziare in particolare due interpreti fondamentali in questi anni di grandi trionfi. Uno dedicato a Robin De Kruijf con scritto “Grazie The Queen!”, l’altro personalizzato per Kelsy Robinson-Cook, “Kelsy just our MVP!”. Quello comune riportava: “Mai sarà dimenticato chi questa maglia ha onorato”.

Entrambe sono state acclamate dalla curva e le giocatrici hanno ringraziato rivolte al settore più caldo, forse per loro in una situazione inaspettata, considerando che nulla è ancora deciso per quello che riguarda la finale scudetto. E c’è chi vorrebbe che venga ritirata la maglia.

IL CONGEDO

«Per me - le parole di Robin che chiusa la stagione con la finale di Champions del 5 maggio si trasferirà in Australia per vivere con il suo compagno - è stato un onore giocare davanti a questi tifosi, con questa squadra è questo staff. Sono stata a Conegliano 8 anni e ancora per me è difficile da realizzare che potrebbe essere stata l’ultima volta al Palaverde. Non ci ho nemmeno pensato. Ovviamente spero di vincere a Firenze, perché dover giocare gara-5 sarebbe come azzerare e ricominciare tutto un’altra volta, dall’altro lato mi dispiace siano le ultime partite qui. Sono veramente emozionata».

IL RIBALTONE

Con la vittoria di gara-3 il sestetto di coach Santarelli ha ribaltato l’andamento della serie, ma è ancora presto per dire che la formazione trevigiana si sia guadagnata con certezza il successo finale. Domani sera c’è da giocare ancora gara-4, dopo un match molto tirato. Basti pensare che il primo set, concluso sul 30-28, è durato ben 37’ minuti mettendo a dura prova le giocatrici fin dalla prima parte della serata. Robinson-Cook, inserita nel sestetto iniziale, ha fornito il suo contributo attraverso 7 punti, 14 battute senza fare alcun errore, 61% in ricezione ed un muro vincente. «È stata una partita dura, loro sono una buona squadra – sottolinea la schiacciatrice statunitense al secondo anno consecutivo a Conegliano, ma che era stata all’Imoco già nelle stagioni 2015-2016 e 2016-207 – sono sempre pronte a venirti a riprendere, anche se sei in vantaggio e il set appare compromesso, come è spesso capitato in questa partita». Come era già successo nei precedenti confronti sono davvero pochi i punti di differenza tra le due squadre. Ogni azione è stata fondamentale. «La concentrazione deve essere sempre la stessa, perché Scandicci ha ottime giocatrici che ti possono mettere in difficoltà». Anche coach Santarelli ha sottolineato come la sua squadra debba commettere meno errori, contro viceversa un avversario che ne fa pochi. Da questo punto di vista nell’ultimo match questo è stato maggiormente evidente con il servizio. «La cosa importante – osserva Robinson-Cook, – è quello di non pensare troppo avanti quando si sta giocando. L’obiettivo deve essere sempre quello di ottenere il punto che si sta per affrontare». Un elemento fondamentale durante i playoff è la condizione fisica. Su questo versante lo staff tecnico ha sottolineato l’ottimo stato di forma delle giocatrici che hanno tutte quante molta voglia di entrare in campo. In particolare, in alcuni finali di set, è stata sfruttata molto la panchina, anche per dare una scossa ad una squadra che tendeva a cedere nella parte conclusiva. Rispetto gara-1 e 2, questa volta non si è arrivati al tie-break, ma si è giocato comunque per ben 2 ore e 23 minuti. Il match di sabato era durato, nonostante il quinto set, appena 5 minuti in più, una settimana prima addirittura uno in meno. Chissà cosa sarebbe accaduto se la partita si fosse ulteriormente allungata. «Da ogni punto di vista – ammette la campionessa olimpica che il prossimo 26 giugno compirà 32 anni – sarebbe stata una partita molto dura, per fortuna l’abbiamo chiusa in 4 set e sicuramente anche sabato sarà un’altra battaglia».

Ultimo aggiornamento: 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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