Juve-Fiorentina 1-0, Conte a 72 punti
decide una magia di Asamoah

Domenica 9 Marzo 2014 di Luca Pasquaretta
Juve-Fiorentina 1-0, Conte a 72 punti decide una magia di Asamoah

Brunch indigesto per la Fiorentina. Massimo risultato con il massimo sforzo per la Juve, s perch la capolista dopo aver dominato nel primo, ha sofferto terribilmente nel secondo. Uno a zero. Tanto quanto bastava. La marcia è comunque spaventosa nei numeri: 72 punti in 27 giornate, 14 esima vittoria consecutiva in campionato. Eguagliato il record di successi del Torino del 1975/76. A Conte interessava più portare a casa il bottino pieno. Meglio la sostanza che la forma. E' bastato un gran gol di Asamoah per scardinare la difesa della Fiorentina, troppo timida per far male alla banda del tecnico salentino, bella ed arrembante nel primo tempo, sparagnina e un pò stanca nella ripresa. Tardiva la reazione degli ospiti. Resterà il grande rammarico di Montella che potrà correggere qualcosa in vista dell'andata degli ottavi di Europa League, in programma sempre a Torino giovedì.

Pronti, via. Al fischio di Orsato (nessun episodio dubbio), Juve subito arrembante, cattiva, determinata. Un rullo compressore. La Fiorentina? Non pervenuta. Il 4-3-3 di Montella almeno all'inizio non ha sortito l'effetto desiderato. Il coraggio evocato alla vigilia dal tecnico viola non si è visto. Solo qualche ripartenza come sovente capita alle provinciali da queste parti. Neto è stato costretto agli straordinari su una conclusione di Asamoah, mentre Lichtsteiner, Tevez e Pogba non hanno trovato la porta. Per quello che era l'andazzo, prima o poi doveva scapparci il gol e puntuale è arrivato quasi allo scadere della prima frazione: azione personale di Asamoah, che si è spostato la palla con il tacco e di destro ha fatto partire un tiro (leggermente deviato da Pizarro) che ha fulminato Neto. Uno a zero meritato per quello che si è visto in campo.

Nella ripresa, c'è stato un pò più di equilibrio, anche perché la Juve ha cambiato leggermente tattica: meno forcing, più controllo, lasciando la possibilità alla Fiorentina di respirare un pò e di organizzare le idee. Montella ha mescolato le carte. Gomez di testa e Vargas da fuori area però non hanno centrato la porta, come Ogbonna che ha rischiato un clamoroso autogol. Matos appena entrato di testa ha colpito la traversa. Un segnale. Conte ha cambiato qualcosa, ha tolto Tevez, inserendo un centrocampista per blindare una vittoria pesante, fondamentale per il terzo scudetto consecutivo, che a questo punto solo la Juve può perdere.

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Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA