Uomo morto nell'ex casello ferroviario, passi avanti nelle indagini: c'è una pista per l'identificazione

L'uomo senza vita sarebbe stato identificato dalla polizia locale

Giovedì 21 Marzo 2024 di Lorenzo Padovan
Uomo morto nell'ex casello ferroviario, passi avanti nelle indagini: c'è una pista per l'identificazione

MANIAGO - Ci sarebbe una pista per cercare di risolvere il giallo dell'identità dell'uomo trovato morto nell'ex casello ferroviario nei pressi del cementificio, tra Maniago e Fanna. Gli investigatori dell'Arma, coordinati dal sostituto procuratore Monica Carraturo, stanno verificando i verbali della Polizia locale, che alcune settimane fa aveva fotosegnalato un cittadino straniero senza fissa dimora. Da quanto si è appreso, ci sarebbero delle concordanze coi tratti somatici dell'uomo ritrovato esanime martedì, probabilmente a causa delle esalazioni da monossido di carbonio. Se venisse confermata, l'identità sarebbe quella di un cittadino africano di meno di 30 anni, che all'epoca era privo di titolo di soggiorno in Italia. Gli agenti del comandante Luigino Cancian lo avevano identificato durante controlli di routine. Una volta accertata la presenza illegale sul suolo nazionale, era stata allertata la Questura e da quel momento dell'individuo si erano perse le tracce. Da quanto emerge, si sarebbe trattato di un soggetto innocuo senza precedenti.

La corrispondenza è però da accertare.


GLI ESAMI
Sarà il medico legale Antonello Cirnelli a cercare di raccogliere elementi inoppugnabili. Per il momento gli è stato affidato l'incarico di svolgere una Tac cranica sulla salma di quest'uomo senza nome: se l'esame, come si ipotizza allo stato attuale, dovesse escludere il fatto che il trauma alla tempia sia stato provocato da un corpo contundente (o, ancora meno probabile, da un'arma), è probabile che non si proceda nemmeno con l'autopsia, non essendoci il coinvolgimento di terzi nel decesso. Ci si limiterebbe ad acquisire le impronte dentarie per provare a compararle in qualche archivio. A parte degli indumenti consunti e alcune scorte di alimentari, l'ex casello non ha riservato alcuno spunto investigativo, salvo il braciere di fortuna che lo sfortunato utilizzava tanto per scaldarsi quanto per cucinare e che potrebbe essere stato anche la sua condanna, avendo probabilmente sprigionato il gas killer. Se non si dovesse trovare alcun elemento e nessuno reclamasse la salma (non c'era nemmeno un telefono cellulare, a testimoniare l'estrema indigenza, a meno che non se ne sia impossessato qualche co-inquilino di cui al momento non si conoscono i dettagli), sarà il Comune di Maniago a dover decidere in che modo e quando procedere con la sepoltura.

Maniago. Uomo trovato cadavere in un edificio abbandonato vicino alla ferrovia


IL DISPIACERE
A proposito di comunità locale, i pochi frequentatori della zona tra i binari inutilizzati da 12 anni e un bosco sono rimasti scossi dal macabro ritrovamento: «Siamo dispiaciuti per questa tragedia, anche perchè nelle nostre piccole comunità una mano non si nega a nessuno. Sapevamo che qualcuno usava l'ex casello, ma non c'era alcun viavai. Pensiamo che vivesse lì da solo e saltuariamente. Siamo affranti per questa morte solitaria».

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