Il mondo applaude la piccola Biles, spettacolare regina della ginnastica

Sabato 13 Agosto 2016 di Emiliano Bernardini
Simone Biles
dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO Sfida la gravità con quelle sue torsioni e capriole in volo. E' bellissima Simone Biles. Il suo doppio salto mortale con mezzo avvitamento in aria ti costringe a stropicciarti gli occhi per capire se si tratti di realtà o no. Un volteggio da lei ideato e che ha preso il suo nome: The Biles. A riguardarlo sembra un po' la sua parabola: da ultima nella vita a prima nello sport. La esibisce con orgoglio quella medaglia d'oro conquistata nell'All Around. Un sorriso che le illumina il volto e le lacrime che scendono seppur camuffate dallo sbrilluccichio dell'eyeliner glitterato. La storia di Simone inizia a Columbus, in Ohio, 19 anni fa. Sua madre Shanon ha problemi di dipendenza da alcol e droghe, il padre ha abbandonato la famiglia quando Simone aveva appena due anni. La Biles viene data in affido ai nonni materni. Si trasferisce a Spring, non lontano da Houston, in Texas. L'impatto è devastante. Ma piano piano la piccola Simone inizia a fidarsi di Ron e Nellie, che la vedono fare acrobazie in salotto e la incoraggiano a provarci.
 
UN SALTO NELLA STORIA
La iscrivono in una palestra, dove le sue doti fisiche vengono subito notate da Aimée Borman, uno dei più grandi talent scout. E' una libellula Simone, ha muscoli esplosivi in una corporatura minuta e agile. La natura le ha dato qualità da fenomeno che ben presto esplodono nei volteggi. Sfoga tutta la sua rabbia negli allenamenti. E' piccolina, 1,44 ma è destinata a diventare un gigante. A Londra non può far parte della spedizione olimpica per via dell'età. Simone ha 15 anni e 9 mesi, ai Giochi si partecipa dai 16 in su. La corsa agli ori e alla storia, la Biles la inizia nelle altre competizioni internazionali. In poco più di due anni raccoglie medaglie su medaglie e diventa la prima ginnasta a vincere tre titoli mondiali individuali consecutivi. Non è l'unico record: con 10 ori è la più iridata e la più decorata d'America (14 medaglie). La paragonano ad un mito come Nadia Comaneci. A Rio, Simone ha già conquistato due ori e punta a vincerne altri tre: al volteggio, al corpo libero e alla trave. Dovesse riuscirci supererebbe il primato della più vincente di sempre ai Giochi, Larisa Latynina, ferma a quattro. E a chi le chiede sa sarà il prossimo Bolt o il prossimo Phelps lei risponde dolcissima: «Sono la prima Simone Biles».