L'incredibile storia dei "bisnenti" del Montello, tra furti, balzelli e il passaggio di Napoleone. Li conoscete? Foto

Giovedì 9 Maggio 2024, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 08:16
L'incredibile storia dei "bisnenti" del Montello, tra furti, balzelli e il passaggio di Napoleone
di Laura Bon
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Coloro che non hanno nulla, vivono di espedienti e piccoli furti nella "loro" collina. Che, purtroppo, non è più loro. O non lo è mai stata. Ecco i bisnent, braccianti del Montello. Poveri, poverissimi, senza alcuna prospettiva di migliorare la propria situazione e con l'unico obiettivo di sbarcare il lunario con qualcosa da mettere sotto i denti. Di loro Pietro Zanatta, ex insegnante, ricercatore e appassionato di storia, ma soprattutto residente sul Montello, innamoratissimo della sua terra e del passato che nasconde, ha parlato a Villa Onigo, a Trevignano, nei giorni scorsi nell'ambito dei "Martedì in villa", ideati dal giornalista Sergio Zanellato. «Letteralmente - racconta Zanatta - il termine "bisnenti" indica i braccianti giornalieri. Sul campo, però, tale parola si è guadagnata a buon diritto il significato di "Due volte niente" (bisnent) o, nell'accezione spiccatamente montelliana, coloro che non hanno più niente (pisnent)».


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