Il cittì Conti: «Un bronzo che ci rende felici ma adesso puntiamo tutto per andare a Rio»

Venerdì 22 Gennaio 2016 di Francesca Monzone
Il cittì Conti: «Un bronzo che ci rende felici ma adesso puntiamo tutto per andare a Rio»
Fabio Conti è il cittì del Setterosa dal novembre 2010 e con le ragazze della pallanuoto femminile ha già raccolto numerosi successi. Tra questi, l'oro agli Europei di Eidhoven nel 2012, l'argento alla World League del 2011 e il bronzo ai Mondiali di Kazan lo scorso agosto.

In questi Europei appena conclusi a Belgrado con il successo dell’Ungheria che in finale ha battuto l’Olanda, le azzurre hanno conquistato il bronzo non raggiungendo, almeno per il momento, il pass olimpico. Conti però ora guarda avanti ed è già pronto al nuovo lavoro in vista del torneo preolimpico a marco in Olanda.

Il torneo femminile preolimpico femminile si disputerà a Gouda, in Olanda, dal 21 al 28 marzo. Domani sera a Belgrado ci sarà il sorteggio. Quattro i posti in palio e queste le squadre che vi prenderanno parte: Olanda, Italia, Spagna, Grecia, Russia, Francia, Stati Uniti, Canada, Cuba, Nuova Zelanda, Sud Africa, Giappone.

Fabio, cosa ha detto alle sue ragazze ieri dopo la sconfitta con l'Ungheria in semifinale?
«Non c'era molto da dire. Abbiamo analizzato la partita per cercare di capire dove sono stati commessi gli errori e poi ho detto di buttarsi quella partita alle spalle e di pensare subito alla sfida con la Spagna».

Che tipo di partita è stata la finale per il terzo posto con la Spagna?
«Molto nervosa, con poca tattica da entrambe le parte, perché comunque sia noi che le spagnole venivamo da una sconfitta che bruciava e la tensione si percepiva ovunque. Poi, per me è stato un rammarico personale quello di non essere andato in finale».

Anche a Kazan lei aveva vinto il bronzo. Che differenza c'è tra queste sue medaglie?
«Questa è una medaglia che ti lascia un po' l'amaro in bocca perché a Kazan non siamo andati in finale perdendo ai rigori la semifinale contro l’Olanda. Qui, invece, abbiamo perso sono una gara, quella della semifinale con l’Ungheria. E oggi abbiamo mostrato chi siamo».

Facendo un bilancio di questo europeo, che esperienza è stata?
«Dobbiamo sempre partire dal presupposto che noi abbiamo vinto il bronzo in una competizione importante, quindi il giudizio deve essere per forza positivo. Però, questo era un europeo diverso dove in palio c'era qualcosa di più. Quindi direi che è un bicchiere mezzo pieno con quella goccia che lo ha portato in positivo».

Quali sono gli impegni immediati del Setterosa?
«Adesso le ragazze torneranno tutte nei loro club. Ci ritroveremo il 24 febbraio a Novara per la partita di World League dove incontreremo nuovamente l'Ungheria, ma ora sappiamo di più cosa fare. Poi, dal primo marzo tutti al Centro federale di Ostia dove lavoreremo per il torneo preolimpico che si svolgerà a Gouda, in Olanda, dal 21 al 28 marzo».

Che tipo di torneo sarà?
«Sicuramente difficile, ma le ragazze sono brave e devono solo continuare a lavorare come hanno sempre fatto».
Lei ha allenato sia squadre maschili che femminili. È vero che le donne sanno risolvere di più una partita difficile?
«Senza ombra di dubbio hanno più spirito di sacrificio e una dedizione maggiore nel lavoro ma hanno anche dei caratteri più imprevedibili».
 
Ultimo aggiornamento: 22:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA