"Nuvola Rossa", la trevigiana Manuela fra le azzurre del calcio che fanno sognare

Lunedì 3 Giugno 2019 di Giulio Mondin
"Nuvola Rossa", la trevigiana Manuela fra le azzurre del calcio che fanno sognare
Nella natia Istrana, ma non solo, C'è chi l'ha soprannominata Nuvola Rossa per via del ciuffo di capelli color rame. Qualcun altro invece l'ha paragonata a Del Piero oppure a Pirlo per il gran tocco di palla. Comunque sia, a nemmeno 22 anni Manuela Giugliano potrebbe diventare una delle protagoniste degli imminenti mondiali di calcio femminile, che inizieranno venerdì in Francia. Un traguardo che si concretizza per la ragazza di Istrana, un'autentica predestinata nel calcio in rosa. Nella nazionale allenata da Milena Bertolini la giovane trevigiana, centrocampista dal talento cristallino, può ritagliarsi davvero uno spazio di rilievo. «Siamo motivate ed abbiamo le idee chiare ha dichiarato Manuela dopo l'ultima amichevole di qualche giorno fa con la Svizzera . Siamo rimaste quasi un mese in ritiro, di conseguenza non vediamo l'ora di scendere in campo. Per me giocare i mondiali è un sogno che si avvera. Questo traguardo ce l'avevo fin da quando ho iniziato a dare i primi calci al pallone. Anche da piccola ho fatto parecchi sacrifici, e sono felice di far parte del gruppo azzurro». Proprio l'ultima sgambata, vinta 3- 1 e nella quale Manuela ha giocato oltre un'ora fornendo un assist in occasione del 2-0, ha dato delle indicazioni su come dovrebbe disporsi l'Italia, che farà il suo esordio mondiale allo stadio di Valenciannes domenica, alle 13 contro l'Australia. La trevigiana con ogni probabilità verrà schierata all'altezza della linea di centrocampo, pronta a far scattare il suo piede vellutato a servizio delle compagne e, perché no, a risolvere la partita con una delle sue splendide punizioni.
IL MODELLO
Perché il piede di Manuela ricorda Pirlo. Anche se lei, tifosa juventina da sempre, è da un anno giocatrice del Milan. L'idolo, in verità, è sempre stato Alessandro Del Piero. Un modello e un punto di riferimento tecnico, al quale si ispira e che la spinge a migliorarsi giorno dopo giorno. Ieri pomeriggio intanto la partenza della spedizione azzurra da Fiumicino, dove le 23 ragazze sono state accolte da cori, applausi e dall'inno di Mameli. Nel frattempo in casa Giugliano ad Istrana ovviamente non si parla d'altro. «È una grande soddisfazione per lei e per noi tutti questa convocazione ai Mondiali - dice con orgoglio il padre Ciro, un buon passato come portiere in Campania -. Si tratta di un grosso traguardo per Manuela che, dopo aver partecipato nel 2015 alla rassegna iridata under 17 in Costarica, ora disputerà quella assoluta. Siamo emozionati e speriamo faccia una bella figura». Negli ultimi giorni la famiglia non ha potuto sentire Manuela. «Non è stato veramente possibile parlarci assieme. D'altronde questo è un appuntamento al massimo livello per il calcio femminile, penso sia normale. Sappiamo comunque che Manuela è emozionata ma conscia di poter recitare un ruolo importante per la squadra azzurra».
PRIMO OBIETTIVO
E intanto si può sognare. «Noi innanzitutto speriamo che l'Italia passi il turno qualificandosi agli ottavi. Sono vent'anni che le azzurre non partecipano alla fase finale, sono delle outsider ma ci auguriamo facciano delle belle prestazioni. Per quanto riguarda Manuela, lei non ha traguardi particolari da raggiungere, però un mondiale è indubbiamente una vetrina molto importante. Mettersi in mostra giocando delle buone partite potrebbe rappresentare per lei un trampolino di lancio per il prosieguo della carriera». E intanto sala la febbre per le parite. «Tempo fa in famiglia avevamo accarezzato l'idea di andare a sostenerla direttamente in Francia. Purtroppo per questioni lavorative non ci è stato possibile. Vorrà dire che la inciteremo dal salotto di casa».
 
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 16:22
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