Spal-Genoa 1-1: pari senza sorrisi. Sturaro risponde subito a Petagna

Lunedì 25 Novembre 2019
Spal-Genoa 1-1: pari senza sorrisi. Sturaro risponde subito a Petagna
Dicono tutto i fischi dei ferraresi alla Spal, sono rarissimi, nel quinquennio con Leonardo Semplici. Subentro e salvezza, due promozioni e due permanenze in A, in sequenza. Teoricamente, la città degli Este non ha mai avuto una rosa tanto forte, un anno fa a Natale i Colombarini confessarono sogni d’Europa, per ora siamo lontanissimi. L’1-1 sta stretto al Genoa, per il finale, la Spal era maestra negli episodi, nel vincere partite all’insegna del tutti indietro e, quando per esempio Roma e Lazio tirano un attimo il fiato, marpioneggiava, capitalizzando al massimo il minimo di costrutto.

Il Genoa di Thiago Motta piace, con Ghiglione re della fascia, con il buon subentro di Favilli, che anni fa all’Ascoli si era rivelato, grazie agli assist di Orsolini, oggi azzurro, grazie al Bologna.
Il primo tempo è molto equilibrato, Di Francesco ha la prima occasione, poi Radu si esalta deviando il tiro di Sala da 30 metri. Lo show di Ghiglione parte con il cross per l’incornata di Lerager, all’intervallo altra prodezza del portiere romeno, sulla punizione di Reca.


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Il rigore è una colossale sciocchezza di Criscito, 33 anni, capitano, interviene in ritardo su Missiroli, quando la palla era ormai fuori dal campo. Assurdo. Dal dischetto Petagna, sinistro che Radu sfiora. 
Il pari è immediato, Ghiglione dal fondo per Sturaro (Sala è lontano), la girata aerea è prepotente. Lì iniziano le folate rossoblù con Favilli e il sinistro di Cleonise fuori, come il tiro da lontano di Agudelo. Sbaglia la deviazione Favilli. Per la Spal occasioni per Petagna, Valoti e Vicari.
“Dobbiamo migliorare in molte cose - ammette Semplici -, quest’anno non abbiamo ancora segnato di testa”. Mancano i traversoni di Lazzari e di Fares.

Thiago Motta sta facendo meglio di Andreazzoli, come risultati, il gioco non era male neppure prima. La difesa concede parecchio di meno. La Spal resta sorniona, si esalta in genere nell’ultimo terzo di campionato. Il pragmatismo aveva portato la Fiorentina a interessarsi a Semplici. In una grande, magari farebbe ancora meglio. Come D’Aversa al Parma. Sono maestri del controgioco.

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Ultimo aggiornamento: 23:13
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