Le irregolarità sono state riscontrate nel 50 per cento dei casi. È questo il bilancio delle ispezioni eseguite dai carabinieri nei luoghi della movida e nelle località turistiche. Da Ponza alla riviera Adriatica, passando per gli eventi e le manifestazioni di Roma, Perugia, Livorno. Fino alla Sardegna. I controlli di bar, chioschi e ristoranti dei militari dei dodici comandi del Nas dell’Italia centrale, sotto il coordinamento del gruppo carabinieri per la Tutela della salute di Roma, hanno riguardato anche i principali eventi estivi.
Carenze igieniche e pesce non tracciato, fioccano le multe nei ristoranti di Ponza e Terracina
IL BILANCIO
I controlli hanno interessato complessivamente 160 strutture e aziende (sono stati oggetto di verifica anche discoteche e stabilimenti balneari) e per 81 casi sono state riscontrate irregolarità. Per sei locali è stata disposta la sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali. In tutto sono state 101 in tutto le violazioni contestate, sia penali che amministrative, le sanzioni, alla fine hanno raggiunto i 117 mila euro.
LE VIOLAZIONI
Circa la metà delle violazioni accertate sono risultate riconducibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione del cibo. Nelle situazioni più gravi sono stati trovati alimenti, di vario tipo, in cattivo stato di conservazione. Ed è emerso che alcuni ristoranti proponevano come freschi cibi surgelati, mentre in altri mancava l’indicazione sulla tracciabilità del prodotto o sulla presenza di allergeni. Motivi che hanno portato al sequestro di 1.350 chili di alimenti irregolari. I sei provvedimenti di chiusura delle attività hanno riguardato in cinque casi ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, mentre in un caso è stato sospeso l’utilizzo di una piscina abusivamente attivata, quale pertinenza del villaggio turistico.
I RISTORANTI
A Ponza 15 ristoranti sui 34 controllati sono stati sanzionati, 620 i chili di prodotti ittici e alimenti privi della documentazione che attestasse la tracciabilità, mentre le sanzioni hanno raggiunto i 10mila euro. Diciotto le violazioni amministrative contestate per un totale di 17mila euro, sempre per carenze igienico sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, oltre all’inadeguatezza delle procedure di autocontrollo basate su sistema Haccp e la mancata tracciabilità dei prodotti alimentari. Tredici le persone sono state segnalate. A Terracina, invece, in tre ristoranti sui sei controllati sono state riscontrate irregolarità, 3.500 euro il totale delle multe e per un locale è scattata sospensione della licenza. Il titolare del ristorante è stato denunciato per tentata frode nell’esercizio del commercio: il pesce indicato come fresco nel menu era in realtà congelato, circostanza che ha portato al sequestro di 40 chili di prodotti ittici. Nella provincia di Firenze i titolari di sei locali di ristoro, sono stati sanzionati per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali accertate, con sanzioni amministrative per un totale di 13.000 euro. Nelle province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, a seguito dell’intervento della Asl competente è stata disposta la sospensione di un deposito e il sequestro amministrativo di frigoriferi che contenevano circa 100 chili di cibo. In un ristorante sulla costa cagliaritana orientale, sono stati invece sequestrati oltre 20 chili di formaggi scaduti o muffiti. Sul litorale occidentale della provincia di Sassari, in un villaggio turistico, è stato segnalato il responsabile della struttura per gravi e diffuse carenze igienico-sanitarie, con provvedimento di chiusura sia delle cucine che della piscina.