Roma, esplode petardo artigianale: volevano filmarsi con i telefonini per un «video social». A 14 anni perde la vista

Il giovane è in Rianimazione al Gemelli, grave anche un amico. Il gioco pericoloso della comitiva

Lunedì 12 Febbraio 2024 di Alessia Marani
Roma, esplode petardo artigianale: volevano filmarsi con i telefonini per un «video social». A 14 anni perde la vista

Ha perso la vista per un gioco tanto assurdo quanto pericoloso, ha riportato ustioni gravi su gran parte del corpo e fino a ieri mattina era in pericolo di vita. Le sue condizioni ieri pomeriggio si erano stabilizzate ma è ancora in prognosi riservata al Gemelli un quattordicenne di Casal de' Pazzi ed è grave anche un suo amico di quindici anni. I due, sabato sera, in largo Fausto Vicarelli, sono stati investiti in pieno dall'esplosione di un petardo artigianale acceso in strada. Un'autentica "bomba", a quanto pare costruita dallo stesso quattordicenne, e creata per gioco insieme ad altri cinque amici, tutti di 13, 14 e 15 anni, con l'intento di accendere la miccia a turno e provocare una grossa deflagrazione. Un gioco che si è rivelato una micidiale roulette russa.

I RACCONTI

I carabinieri della Compagnia di Montesacro stanno ricostruendo l'accaduto, hanno raccolto le prime informazioni dal ragazzino meno grave e dal suo papà che lo ha accompagnato in ospedale, al Sandro Pertini, quindi nelle prossime ore ascolteranno anche gli altri amichetti che erano presenti.

Non è escluso che la comitiva intendesse filmarsi con i telefonini durante la "bravata", tanto per accaparrarsi like e followers sui social e movimentare la serata. Solo la sera prima una pattuglia dell'Arma era intervenuta in un'altra strada non distante per rimuovere "batterie" di petardi, consegnate agli artificieri. Da tempo in zona i residenti di notte si lamentavano per i continui rumori dovuti alle esplosioni di fuochi pirotecnici. Questa volta non segnali "in codice" dalle piazze di spaccio di San Basilio per indicare l'arrivo di nuovo stupefacente, ma un gioco pericoloso.

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Mentre mezza Italia e oltre era incollata alla Tv per seguire le canzoni del Festival di Sanremo, insomma, il gruppetto composto di ragazzini di Casal de' Pazzi e San Basilio, alcuni compagni di scuola, aveva ideato ben altro show. Si erano messi d'accordo per acquistare i petardi legali nei negozi. Quindi li hanno svuotati uno a uno della polvere da sparo e hanno confezionato l'ordigno riempiendo rotoli di carta igienica. Un'operazione pericolosissima perché la polvere pirica più è compressa e più innalza il rischio che l'esplosione avvenga velocemente e in maniera potente.
La comitiva sceglie largo Vicarelli, a pochi passi dalle loro abitazioni. Si tratta di uno slargo adibito a parcheggio alle spalle della chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi, a quell'ora della sera - erano all'incirca le undici e mezza - pressoché deserto e coperto dalla vegetazione alla vista di automobilisti e altri passanti. Tutto è pronto per il gioco. Iniziano altri ragazzini con gli accendini a innescare il fuoco, ma quando è il turno del quattordicenne e dell'altro amico, ecco che si sprigiona subito una fiammata che li colpisce in pieno e il botto. Sono momenti di autentico terrore: i loro volti si coprono di sangue, il più grave ha un occhio devastato.

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I SOCCORSI

Qualcuno chiama il 118, sul posto arriva subito il padre del quindicenne che lo carica in macchina e lo porta al pronto soccorso del Pertini dove il ragazzo viene ricoverato per ustioni di primo e secondo grado al volto, mani, tibie ed escoriazioni sulle braccia (con estensione delle ustioni sul 30% del corpo. Il quattordicenne viene preso in carico, invece, dagli operatori dell'ambulanza che lo accompagnano prima all'ospedale dei Monti Tiburtini per poi trasferirlo al Policlinico Gemelli dove al ragazzino vengono riscontrate ustioni di 3° grado al volto, di 2° grado agli arti inferiori e di 1° grado al braccio sinistro, nonché le lesioni permanenti alla vista. Ricoverato in Terapia intensiva, è stato "intubato". Al suo capezzale i genitori. L'amico di 15 anni, invece, nella giornata di ieri è stato dimesso con una prognosi di 18 giorni.

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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