UDINE - Allenatore – o meglio dire - ex allenatore visto che ha rassegnato (o è stato costretto a farlo) le dimissioni all’indomani di un momento di pura follia – squalificato 5 anni. È la sentenza del giudice sportivo della Delegazione di Udine che ha messo nero su bianco il pesante provvedimento disciplinare nei confronti di Massimiliano Martines: vale a dire il tecnico in pectore degli Under 17 provinciali del Deportivo Junior, colpevole, senza scusanti, di aver colpito l’arbitro a fine partita.
LA MOTIVAZIONE
L’increscioso episodio di violenza gratuita si è consumato al Comunale di Cormons con la squadra di casa vittoriosa 2-1.
AGGRAVANTE
Un episodio da stigmatizzare a prescindere con una doppia aggravante. Per la cronaca la società dovrà sborsare 300 euro d’ammenda per “espressioni ingiuriose e perché non ha garantito protezione al direttore di gara, come prescritto dal regolamento. Un episodio che macchia quella isola felice che è il Friuli Venezia Giulia. Di sicuro, però, quanto avvenuto è la punta di un iceberg dove gli arbitri sono continuamente presi di mira. Soprattutto proprio nelle giovanili.
SUGLI SPALTI
Sono tanti i genitori inviperiti sugli spalti, magari con l’allenatore dei propri pargoli considerati novelli Armando Maradona, tanto per citare un campionissimo. Segno di una maleducazione (o non educazione) latente, anche se fatti del genere dovrebbero far riflettere i vertici nazionali dello stesso mondo delle giacchette nere. Vertici che, per far da serbatoio al mondo del calcio professionistico, hanno svecchiato notevolmente l’intera classe arbitrale, mandando in “pensione” o addirittura in “prepensionamento” i fischietti più esperti. Quelli che si sono conquistati i cosiddetti “galloni” sul campo. Intanto il pianeta allenatori, colpito al cuore, chiede un minimo di comprensione, pur condannando fermamente l’episodio e affermando che l’allenatore è “prima di tutto un educatore, in special modo nel settore giovanile. Non solo nel calcio , ma in tutti gli sport.” Seppur Massimiliano Martines non sia iscritto all’Associazione, “è pur sempre una persona che sa di aver sbagliato”. Da aggiungere solo una piccola considerazione: il far west porta ad esacerbare ancor di più gli animi. Non solo! Dà il diritto ai giovani, siano essi atleti o meno, di imitare il comportamento degli adulti. E che dire di quel ragazzino colpito?