Il Friuli Venezia Giulia si è deciso: lancerà la sfida della viabilità al Veneto. E lo farà per non finire divorato dal traffico che a breve arriverà proprio dal Veneto, infilandosi in una rete - quella di casa nostra - che da tempo si è dimostrata inadeguata. Il problema, sollevato dal sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani al recente convegno della Cisl, è quello del completamento della Pedemontana veneta, un'autostrada che minaccia di portare in Friuli tonnellate e tonnellate di traffico pesante. La soluzione, un'accelerazione sul completamento della Cimpello-Sequals fino a Gemona. Un'opera che interessa sia la provincia di Pordenone che quella di Udine.
LO SCATTO
Oggi Massimiliano Fedriga non è più solo il presidente della Regione. Ha preso con sé anche le deleghe alle Infrastrutture, dal momento che l'ex assessore Graziano Pizzimenti è volato a Roma come parlamentare.
LE POSIZIONI
La strada sembra tracciata: Fedriga vuole proseguire e almeno gettare le basi per la futura superstrada. Il consigliere Bidoli parla invece di «un'idea di sviluppo completamente superata dalla storia e oggi improponibile». «Davvero si pensa che una strada come la Cimpello-Gemona rappresenti un'occasione di progresso per la nostra terra? Davvero si ritiene che il modo migliore di gestire una delle zone più belle del Friuli sia quello di costruire un viadotto con piloni alti decine di metri? Davvero si è disponibili a sacrificare la qualità della vita delle comunità che vivono vicino al fiume per accelerare il transito delle merci che arrivano dalla pedemontana veneta?».