Mercato europeo, il bilancio dell'edizione 2024: i prezzi alti non fanno paura. Code per mangiare agli stand

Lunedì 6 Maggio 2024 di Su. Sal.
Mercato europeo, il bilancio dell'edizione 2024: i prezzi alti non fanno paura. Code per mangiare agli stand

PORDENONE - Chiusura senza botto, ieri sera, per la tre giorni del Mercato europeo che ha invaso il centro città. Non si sono viste le folle degli scorsi anni, quando era difficile persino riuscire a camminare lungo le corsie create dagli ambulanti. Ma di persone ce n'erano, provenienti perlopiù da centri vicini, perchè ormai questo tipo di manifestazioni ha messo radici in ogni capoluogo di provincia. A fare da catalizzatore ancora una volta è stato il cibo, declinato in ogni sua variante: decine di bancarelle che proponevano piatti di diversi Paesi, davanti alle quali si creavano lunghe code.

Famiglie, giovani e anziani disposti ad aspettare a lungo pur di assaggiare le specialità argentine piuttosto che greche o siciliane dove la carne la faceva da padrone.

Mercato europeo: prezzi alti agli stand

Oltre all'odore delle grigliate, a balzare all'occhio sono stati subito i prezzi, alti. Che il mercato europeo non offrisse prodotti a buon prezzo è cosa nota e in parte giustificata dai costi che devono sopportare i commercianti. Ma soprattutto è bastato fare quattro chiacchiere con alcuni avventori per capire che ieri i trenta euro non facevano la differenza: l'importante era trascorrere una giornata gustando buon cibo e dando un'occhiata alla merce esposta, anche se non tutta palesemente "made in Europa", visti i tanti prodotti orientaleggianti.


Code, organizzazione e specialità 

«Rispetto agli anni scorsi l'organizzazione è migliore perchè le bancarelle sono state posizionate diversamente», afferma un pordenonese che dai prezzi alti non è rimasto colpito. Mentre padre, madre e figlio di Prata dicono sì che tutto costa un po' tanto, «ma l'offerta è buona». E di «una bella manifestazione» parla anche una nonna sacilese che chiede conferma al nipotino il quale gliela concede: «Bella sì. Mi piace». Basta spostarsi verso piazza Risorgimento, regno incontrastato della carne con "ristoranti" all'aperto strapieni, per rendersi conto che quelle enormi grigliate che sfornano carne in continuo, sono la vera attrazione del Mercato europeo. La fila davanti alla cucina argentina è tanta, anche con il sole a picco. «Certo che facciamo la coda, volentieri - sottolineano due amici di 36 e 37 anni di Pordenone -. Aspettiamo questo appuntamento ogni anno per mangiare queste specialità». I prezzi un po' alti? Si guardano l'un l'altro, quasi stupiti. «Ma, forse un po'». La questione prezzi non sembra dunque essere un problema per nessuno degli intervistati. Poi in piazza XX Settembre ci sono due giovani donne che lavorano all'Hotel Moderno, una di origini russe, l'altra ceche. «No, i prezzi non sono troppo alti. Basta fare due conti e pensare alle spese che hanno i commercianti. Devono pagare trasferta, personale e prodotti». E in tre giorni fare un incasso che giustifichi queste uscite a fronte di entrate non sempre ipotizzabili.

Mercato europeo 2025

Ora si pensa già all'edizione 2025, pronti a rifare la coda per assaggiare le varie specialità cercando di dimenticare per un giorno il rumore delle banconote che escono dal portafoglio.

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