Il Benetton riparte dai re: bisogna invertire la rotta dal prossimo match

Lunedì 26 Novembre 2018 di Ennio Grosso
Il Benetton riparte dai re: bisogna invertire la rotta dal prossimo match
TREVISO - Il giorno dopo, in casa Benetton il rammarico è ancora palpabile. I biancoverdi hanno perso una partita per molti aspetti fondamentale. Il momento non è dei migliori, la squadra di Crowley è arrivata a 4 sconfitte di seguito, tre in Pro14 e una in Challenge Cup; l'ultimo successo risale a un mese e mezzo fa, in coppa contro il Grenoble, mentre in Pro14 il sorriso manca dalla sfida casalinga contro i Kings del 6 ottobre. La classifica non è compromessa ma Treviso deve invertire la rotta sin dal prossimo match, sabato a Port Elizabeth, proprio contro i Kings, formazione dominata nella partita di andata giocata a Monigo. 
 

SENZA SCUSE«Sapevamo sarebbe stata una partita molto dura ammette Angelo Esposito, sabato schierato estremo, ruolo che ha occupato in un passato un po' lontano i Cheetahs sono una squadra solida ma che sa anche muovere molto bene la palla. Nel gioco di movimento, comunque, siamo riusciti a contenere i sudafricani, mentre abbiamo subìto parecchio nelle fasi statiche». Nel primo tempo avete fatto la partita, nella ripresa è stata quasi un'altra storia. Cos'è successo? «Noi non abbiamo assolutamente mollato, abbiamo avuto lo stesso atteggiamento e la stessa volontà dei primi 40', forse loro sono più abituati a giocare con questo caldo e a questa altitudine. Poi, sappiamo che a volte è questione di dettagli, noi siamo stati un po' troppo indisciplinati e abbiamo permesso loro di poter giocare i calci andando in touche e con i drive ci hanno creato non pochi problemi». L'indisciplina è stata uno dei fattori dominanti, ma c'erano tutti quei falli contro di voi? «Secondo me no, ma adesso fa poca differenza: con l'indisciplina, effettiva o no, abbiamo dato delle occasioni per segnare e loro non si sono fatti pregare, risultando molto cinici». 
I FATTORIHa parlato di caldo e altitudine: possono essere stati fattori determinanti? «Bisogna ammettere che all'inizio del secondo tempo siamo entrati in campo con una sensazione strana, gola secca e un po' di affaticamento e se non sei abituato a queste sensazioni puoi risentirne. In ogni caso non credo sia stata una cosa determinante nell'andamento della partita, lo dimostra il fatto che siamo rimasti in corsa per la vittoria fino a una decina di minuti dalla conclusione». Il match di sabato, contro i Kings, a questo punto diventa determinante per la vostra classifica. «Lo era anche la sfida di Bloemfontein contro i Cheetahs. Chiaro che il momento non è dei più facili, siamo reduci da alcune sconfitte di seguito e pertanto ogni gara diventa fondamentale. La prossima è contro i Kings, quindi da vincere a tutti i costi». In virtù di quanto accaduto sugli altri campi, alla fin fine la sconfitta del Benetton è abbastanza indolore, in quanto Treviso non ha perso punti rispetto a chi sta immediatamente sopra, Ulster e Edimburgo, entrambe sconfitte (Edimburgo ha conquistato un punto, come Treviso). Chiaro che allo stesso tempo è stata un'occasione persa: con una vittoria, infatti, il Benetton avrebbe potuto accorciare il distacco dalla terza (Ulster) e dalla quarta (Edimburgo).
IL TRASFERIMENTOIeri, intanto, la squadra si è trasferita a Port Elizabeth, dove sfiderà i Kings. Partenza a metà mattinata e arrivo in serata sulla costa meridionale del Sudafrica, dopo 10 ore di pullman per coprire gli oltre 800 chilometri di strada. Questa mattina la squadra visionerà il video della partita, mentre nel pomeriggio riprenderà la preparazione, con una seduta in palestra e un'altra sul campo. 
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