Mestre. Prende una multa per guida senza cintura e fa ricorso. Dopo 14 anni riceve l’intimazione di pagamento

Giovedì 18 Gennaio 2024 di Redazione web
Prende una multa per guida senza cintura e fa ricorso. Dopo 14 anni riceve l’intimazione di pagamento

MESTRE - Multa di 164 euro euro per essere stato pizzicato in viale della Stazione a Mestre in auto senza cinture di sicurezza. E’ questa la sanzione comminata dalla Polizia municipale a G.B., pensionato ed ex autista mestrino, così come comunicato lunedì scorso al diretto interessato dal giudice di pace, al quale l’uomo si era rivolto per contestare la sanzione.

Ma la vicenda, ovvero la contestazione, risale infatti al 2010, dunque a 14 anni fa. A quel tempo la somma richiesta era di 70 euro ma l’uomo aveva deciso di presentare ricorso al giudice di pace, più che altro per una questione di principio derivante dalla dinamica del “fermo”.

La vicenda

I presupposti per il ricorso al giudice sarebbero derivati da un paio di presunti errori formali contenuti nel verbale. Dopo i primi rinvii delle udienze e la minaccia di proseguire la lite in Tribunale, poi teoricamente decaduta, la questione sembrava archiviata tanto che lunedì, quando il pensionato ha letto il contenuto della raccomandata, ha faticato a ricostruire la vicenda. Di fatto, come detto, l’episodio risale al 2010. Il 6 dicembre di quello stesso anno si è svolta la prima udienza davanti al giudice di pace, rinviata poi al 17 febbraio 2011 poi al 12 aprile di quello stesso anno. Durante il dibattimento, G.B., tramite il proprio avvocato, ha deciso di presentare una querela per falso nei confronti della vigilessa che lo ha multato. Querela che, a detta del conducente, sarebbe stata ritirata quasi all’istante. Il 17 ottobre del 2023, a quanto si può desumere dal verbale del giudice di pace, si sarebbe svolta l’ultima udienza sul caso alla quale l’avvocato del ricorrente, il quale non era a conoscenza di nulla, non si è presentato. Da qui, la definitiva sanzione di 164 euro, provocata dalla “mancata osservanza dell’onere processuale” e corrispondente alla metà del massimo edittale. G.B., già socio Adico, ha chiesto consulenza all’associazione e alla fine ha scelto di pagare la sanzione per evitare ulteriori aggravi.  

«Raccontiamo questa surreale vicenda – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – non per colpevolizzare nessuno, visto che l’iter è stato estremamente confuso e farraginoso e non è possibile definire i confini delle responsabilità, ma per testimoniare come la macchina giudiziaria si ingolfi e si inceppi con estrema facilità soprattutto, almeno a Venezia, per la cronica mancanza di organico nei tribunali e soprattutto negli uffici del giudice di pace, come denunciamo da tempo. Quattordicianni anni per comminare in modo definitivo una multa per una cintura non allacciata sono davvero troppi e sono soprattutto lo specchio di un sistema che necessita di immediati aggiustamenti».   

Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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