Il Venezia è salvo e resta in Serie B: la corte federale retrocede il Palermo

Lunedì 13 Maggio 2019
Il Venezia è salvo e resta in Serie B: la corte federale retrocede il Palermo
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ROMA - Calcio: il Palermo retrocesso all'ultimo posto della classifica del campionato di serie B appena concluso e quindi in serie C. È questa la sentenza del tribunale federale nazionale della Figc sull'illecito amministrativo contestato dalla Procura alla società siciliana. Il tribunale ha invece dichiarato inammissibile il deferimento nei confronti dell'ex presidente Zamparini.

Per effetto della sentenza del tribunale federale - sempre che questa venga confermata, trattandosi di un giudizio di primo grado - la retrocessione del Palermo vale la salvezza per il Venezia, che rimane in Serie B.

LA CLASSIFICA DI B
La sentenza del Tribunale federale che di fatto retrocede il Palermo in serie C, in attesa di un eventuale appello, cambia la classifica del campionato di serie B, conclusosi sabato scorso e in attesa della decisione dei giudici sulla società rosanero. Al momento, il Palermo scende dal terzo all'ultimo posto, consentendo al Perugia, che era nono, di salire all'ottavo posto col diritto quindi di partecipare ai playoff. In coda, non cambia nulla per Carpi e Padova (finora 19/a e 18/a e quindi retrocesse direttamente), mentre il Foggia, terz'ultimo, sale di una posizione e andrebbe quindi a fare lo spareggio salvezza con la Salernitana. Il Venezia, destinato ai playout, è invece salvo.

Tutto resta comunque in bilico, anche e soprattutto le date di playoff e playout, in attesa che la Lega di B formalizzi l'inevitabile slittamento.

LA CONDANNA
Il Palermo ha messo in atto «una sistematica attività volta ad eludere i principi di sana gestione finanziaria e volta a rappresentare in maniera non fedele alla realtà lo stato di salute della società deferita». È quanto si legge nelle motivazioni del Tribunale federale nazionale della Figc in merito alla sentenza con cui ha inflitto al Palermo la retrocessione in serie C per irregolarità gestionali. Secondo i giudici federali il «quadro descritto emerge in tutta la sua gravità». «A fronte di tali circostanze -si legge ancora-, è derivato il compimento di attività chiaramente elusive, idonee a non fotografare la reale situazione della società, proseguite ininterrottamente dal 2015 al 2018 e aventi il loro apice relativamente al bilancio al 30 giugno 2016 le cui alterazioni, per quanto risulta dagli atti oggetto del giudizio, hanno consentito di conseguire l'iscrizione al campionato di calcio 2017/2018».


 

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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