VENEZIA - Rischiano un Dacur di un anno - cioè un Daspo dai luoghi Unesco - il sessantenne di Favaro che domenica pomeriggio si è tuffato in Canal Grande da Rialto e i responsabili della rissa sfiorata di sabato sera in campo Bella Vienna.
DACUR DI UN ANNO
All'1.30 di domenica mattina tre giovani, residenti tra Venezia e Mestre, sono stati identificati dagli agenti di polizia locale in presidio fisso nella zona che va da Rialto all'Erbaria, uno dei luoghi cardine della movida veneziana. I ragazzi hanno iniziato a picchiarsi tra loro forse senza un motivo preciso: erano ubriachi, stavano bevendo l'ultimo bicchiere ed è probabile che la rissa sia stata la naturale conseguenza di un diverbio che via via è aumentato d'intensità. Quando gli agenti sono intervenuti, dividendoli, i tre hanno mostrato i documenti ma a identificazione finita si sono allontanati per le proprie strade senza farsi medicare in Pronto soccorso.
Un nuovo intervento della polizia locale è stato necessario alcune ore dopo. Attorno alle 18.40 quando un uomo di circa 60 anni è salito sulla balaustra del ponte, lato Ca' Farsetti, in pantaloni corti e maglietta scura e si è lanciato in acqua sfiorando due taxi di passaggio sotto Rialto, mentre un terzo è stato costretto a fare retromarcia per non investirlo e per evitare di venire colpito in pieno. A far scalpore, come mostra un video diventato virale dopo il post social di Venessia.com, il fatto che a chiusura del tuffo si sentano degli applausi per un gesto che, in realtà, è uno sfregio a Venezia. La fuga dell'uomo, risalito da riva del Carbon, è durata però poco: in breve tempo gli agenti della municipale lo hanno raggiunto mentre - bagnato - aveva un bicchiere in mano in riva del Vin. Dopo l'identificazione, gli sono state notificate diverse sanzioni: tra queste il divieto di balneazione, l'ubriachezza ed è stato munito di Daspo urbano.
Anni fa un marinaio neozelandese ubriaco si schiantò su un taxi di passaggio, rimanendo gravemente ferito per poi morire dopo oltre un mese di agonia.