Chievo, bocciato l'ultimo ricorso, ma la società: «Solo un cavillo, i conti alla fine». E la Clivense di Pellissier va in Eccellenza

Giovedì 14 Luglio 2022
Campedelli simbolo del Chievo. La nuova icona della Clivense è Pellissier

VERONA - Le speranze che erano appese ad un filo per il Chievo sembrano definitivamente svanite. La sezione Quinta del Consiglio di Stato, dopo aver analizzato l'istanza della società gialloblù contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha dichiarato inammissibile la ricusazione. Questo il testo integrale del Consiglio di Stato che «definitivamente pronunziando sull'istanza di ricusazione, la dichiara inammissibile». Si chiude così - riporta l'Ansa - anche il nuovo e probabilmente ultimo barlume di speranza che si era aperto per il Chievo di Luca Campedelli.

Il Chievo: per ora solo schermaglie 

La società però non ritiene condivisibile la tesi. «In merito al ricorso relativo alla sospetta incompatibilità per precognizione di due membri del Collegio del 23 giugno 2022 - spiega l'avvocato Stefano De Bosio, che tutela la società veronese - faccio presente che il Consiglio di Stato non ha esaminato la questione in quanto ha ritenuto che il curatore del fallimento, nel frattempo dichiarato, avrebbe dovuto rilasciare una procura specifica per confermare la istanza di ricusazione già proposta e non limitarsi a rilasciare una procura per proseguire le domande ed istanze già proposte. Si tratta di una tesi non condivisibile, perché la legge chiede una procura specifica per proporre la istanza di ricusazione, non anche per proseguire la ricusazione già instaurata, ma soprattutto non ha alcuna attinenza con il merito della controversia che fra l'altro neppure è oggetto della discussione odierna (sarà fissata apposita successiva udienza pubblica), quindi di certo non può concludersi che questo cavillo processuale (che non toglie di mezzo le conseguenze della denunciata incompatibilità) possa supportare la perdita di speranza di vincere l'appello nel merito. I conti si fanno alla fine del processo, con la sentenza del Consiglio di Stato, quanto avviene prima sono schermaglie preliminari» conclude l'avvocato. 

Addio serie B e fallimento

Nell'agosto 2021 il Chievo è stato escluso dai campionati professionistici, e pertanto dalla serie B, per inadempienze tributarie.

Nella stagione 2021-2022 ha partecipato esclusivamente ai campionati giovanili. Nel giugno di quest'anno il tribunale di Verona ne ha dichiarato il fallimento, dopo 93 anni di storia, anche se il club può proseguire l'attività grazie all'esercizio provvisorio e contestualmente mantenere il titolo sportivo. La proprietà clivense, sentendosi vittima di una discriminazione rispetto a club più blasonati, ha deciso di proseguire nella propria battaglia giuridica contro i vertici del calcio italiano. 

E la Clivense di Pellissier va in Eccellenza 

La Clivense, nuova società nata dalle ceneri del Chievo, di proprietà dell'ex capitano Sergio Pellissier, il prossimo anno parteciperà al campionato d'Eccellenza. La Clivense infatti ha acquisito il 100% del San Martino Speme, formazione che lo scorso anno è retrocessa dal girone C della serie D. Rispetto alle diverse soluzioni ipotizzate l'operazione in questione non è una fusione, ma una acquisizione. Nei prossimi giorni saranno resi noti gli staff tecnici e sportivi, anche in considerazione del fatto che la Clivense ha conquistato nella scorsa stagione il campionato di terza categoria.

Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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