Chissà se Gerry Cardinale, presente in tribuna, avrà modo adesso di accelerare il rinnovo di Rafael Leao, convinto che uno così non può restare in una squadra come il Milan con un contratto a scadenza 2024 a 1,5 milioni di euro a stagione. È il portoghese il grande protagonista del derby, che i rossoneri vincono 3-2 contro l'Inter.
Il Milan è ben messo in campo. Ha voglia di dimostrare di aver vinto con merito lo scudetto il 22 maggio. Gioca con passaggi fitti, concedendo poche ripartenze alla squadra di Inzaghi. Anzi, i rossoneri si fanno vedere con un traversone per Giroud, che Bastoni devia sulla traversa, e con un tiro a giro di Rafael Leao. Ma qui Handanovic si sdraia e respinge. È un buon Diavolo, però è l’Inter a sbloccare il risultato. Fase difensiva dei rossoneri da rivedere: scambio Lautaro Martinez-Correa, palla per Brozovic che arriva indisturbato davanti a Maignan e segna. Trovato il vantaggio, i nerazzurri si spengono. Calhanoglu sbaglia l’appoggio, Tonali recupera, palla per Rafael Leao e rete dell’1-1. Il Milan non si ferma. Sfiora il raddoppio con un colpo di testa di De Ketelaere e un tiro di Theo Hernandez, che sorvola la traversa. Nella ripresa è Rafael Leao show. Prima serve a Giroud la palla del raddoppio, poi triplica portando a spasso i tre difensori interisti. Inzaghi corre ai ripari inserendo Dimarco, Mkhitaryan e Dzeko per Bastoni, Barella e Correa. Il bosniaco accorcia subito le distanze. Poi Maignan salva su Lautaro Martinez e ancora su Dzeko. Fino a dire no alla botta da fuori di Calhanoglu. Il Milan ritrova equilibrio e difende il 3-2, conquistando i tre punti e sorpassando in classifica i rivali.
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