Milinkovic sale in cielo e si aggrappa a quelle stelle che significano Champions League. Basta una testata del serbo per mandare ko l’Inter a San Siro. Successo fondamentale per la Lazio che diventa la più seria candidata al quarto posto. Quarantotto punti in classifica, sorpasso nei confronti della Roma, aggancio all’Atalanta e una gara, quella con l’Udinese, ancora da recuperare. Il quarto posto, occupato dal Milan, è distante appena tre punti. Sognare è d’obbligo. Partita da applausi quella dei biancocelesti sia sotto il profilo dell’approccio sia sotto quello della gestione. Inzaghi impartisce un’altra lezione al collega Spalletti e 315 giorni dopo quel doloroso 20 maggio si prende una grande rivincita. E’ vero, mancano ancora dieci partite ai biancocelesti per conquistare il quarto posto ma la vittoria di contro i nerazzurri è un tassello fondamentale.
GESTIONE
Funziona a meraviglia il modulo tutto fantasia della Lazio. Luis Alberto dimostra ancora una volta di essere una pedina fondamentale. Da mezzala ha libertà di svariare e colpire. Il suo piede entra in tutte le azioni più pericolose della Lazio. Il difetto è sempre lo stesso: non chiudono la gara quando dovrebbero. Basti pensare che nel giro di un minuto e mezzo crea tre nitide palle da gol senza però concretizzarle. E così finisce che l’Inter chiude i biancocelesti nella proprio metà campo. La lazio si chiude bene e respinge tutti gli assalti finali. Esultanza finale dei biancocelesti. La strada verso la Champions è sempre più spianata.
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