Terminate le Olimpiadi di Rio, è tempo di bilanci in casa Italia. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, atterrato questa mattina all'aeroporto di Fiumicino con un volo proveniente dal Brasile, ha detto: «All'inizio c'erano tante perplessità, scetticismi, forse qualche eccessivo malumore e abbiamo fatto un risultato importante. Non so se questa classifica, che conta le medaglie d'oro, sia la più giusta, ma siamo rimasti lì, tra i primi dieci. Tantissimi bei piazzamenti, troppi quarti posti. Tutti i ragazzi hanno fatto una bella figura. L'Italia esce a testa alta. Siamo veramente molto contenti.
Due fattori lasciano sperare per il futuro: ci è successo davvero di tutto tra infortuni, casi di doping e incidenti. Inoltre, abbiamo abbassato moltissimo l'età media dei vincitori delle medaglie e soprattutto dei vincitori delle medaglie d'oro. Dopo Londra c'è stato un cambio generazionale importante, ora questi atleti potranno partecipare anche a Tokyo. La medaglia numero 200, quella del judoka Fabio Basile, potrebbe essere la foto per riassumere queste Olimpiadi: una vittoria inaspettata e per la sua storia bellissima. Nuoto e scherma delusioni? La scherma ci ha abituato sempre molto bene ed è difficile commentare quando va un po' meno bene. Come sapete il programma ci ha penalizzati, ma ci riprenderemo tutto con gli interessi a Tokyo. Il nuoto eccellente con Paltrinieri e Detti, per il resto lascio il giudizio ai tecnici, ma va bene così».
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