Paltrinieri, medaglia d'argento nella 5 km di fondo ai Mondiali di nuoto del Giappone

Mimmo Acerenza ha conquistato il bronzo

Martedì 18 Luglio 2023 di Piero Mei
Paltrinieri, medaglia d'argento nella 5 km di fondo ai Mondiali di nuoto del Giappone

“Non lo so perché, quasi mi rendo conto che ho sempre bisogno di una gara fatta male, di una grossa delusione, di una miccia accesa, di una scottatura; e allora mi dispiace troppo, mi fa imbestialire, la metto sul personale e comincio a pensare a cosa ho fatto male, divento paranoico” dice Paltrinieri che torna Greg in un’ennesima rinascita e conquista l’argento nella 5 chilometri ai mondiali di nuoto a Fukuoka.

In Giappone gli viene così: accadde a Tokyo, alle Olimpiadi. La prima gara male (s’intende ai suoi livelli, perché l’altro ieri poi, alla fine, era, nella 10 chilometri, quinto in un mondiale), poi la furia e il sapore della rivincita. “Di solito non sono mai contento di arrivare secondo o terzo, ma stavolta sì: perché mi permette di rendermi conto che sono forte, di nuovo” conclude l’autoanalisi e l’analisi del risultato. Mimmo Acerenza, che ha conquistato il bronzo, descrive Gregorio e se stesso come “due guerrieri che ci siamo tuffati con il coltello fra i denti” e spiega che “pure tra dolori pazzeschi sentivo di nuotare da Dio: sapevo di valere qualcosa. A me non serve che prima mi vada male qualcosa _ scherza _ se a Greg serve così non preoccupatevi: la prossima volta negli ultimi allenamenti prima della gara lo batterò io, lo farò arrabbiare io…”.

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Paltrinieri sorride. Ne ha di che. Spacciato lui? Vecchio lui? Ma di che! Sì, Florian Wellbrock, il tedesco che aveva vinto la 10 chilometri e che ha vinto anche la 5, sembra in stato di grazia al momento, “toccato dal Signore” come dice Fabrizio Antonelli, l’allenatore di Greg e Mimmo (ma anche di Leonie Beck, la tedesca che due ore prima di Florian aveva raddoppiato anche lei la vittoria, pure dimezzando la distanza da 10 a 5 chilometri, e che ha fatto di Ostia la sua casa, la sua comfort zone, e di Barbara Pozzobon, classificata quinta, trentenne veneta che sta ricreandosi perché lei era maratoneta ma adesso che hanno abolito la lunga distanza dei 25 chilometri deve trovare altro da fare, e da fare bene come oggi). Sembra, Florian, inattaccabile. E invece Greg e Mimmo lo attaccano, altro che se lo attaccano, e anche se la piastra la tocca lui per primo (53:58.0 il crono), in testa dal primo all’ultimo dei 5000 metri che fanno i 5 faticosissimi chilometri, non c’è punto del torbido mare della spiaggia di Momochi, caldo a 28 gradi, più dentro l’acqua che fuori, che non senta qualcuno nuotare nella schiuma che fa la sua gambata, qualcuno che sta lì a mordergli le caviglie. Accelera lui, accelera quel qualcuno, che sono in due, i due azzurri, Greg e Mimmo. Mette il turbo e loro pure; si tolgono la cuffia, alleggeriti di grammi ma anche perché magari mettono un dubbio a Wellbrock: è Greg? È Mimmo? Sono tutti e due. Ci proveranno fino all’ultimo, fino all’imbuto giallo, fino alla piastra: tocca Florian, tocca Greg, 54:02.5, poco più di quattro secondi dopo, ma assai meno del minuto abbondante che lo aveva scottato ieri l’altro, tocca Mimmo, 54:04.2. Il resto è sparpagliato lontano: l’argento dei 10 chilometri, l’ungherese Krizstof Rasovszky, è settimo a oltre un minuto, ancora più giù l’ucraino Mikhailo Romanchuck. Quarto l’altro tedesco, Klemet, che aveva preceduto i nostri eroi al bronzo ed alla qualificazione olimpica l’altro giorno. E ora la staffetta di giovedì, la 4x1500. Certo, con questi tedeschi tutti d’oro, maschi e femmine… Ma ci sono Greg e Mimmo, la scottatura è lenita… Paltrinieri è sempre il campione di tutto e, come dice Acerenza, “noi siamo sempre e comunque fra i più forti del mondo”.

Ultimo aggiornamento: 18:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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