dal nostro inviato
PARIGI «Una sfida senza domani», così Antonio Conte definisce Italia-Spagna; «una sfida senza favorite», gli fa eco il collega Vicente del Bosque.
ALVARO E GIGI
Morata è cresciuto e ora è un punto fermo della Spagna. L'Italia è l'amicizia per lui, il posto dove è cresciuto e si è fatto uomo. In partita dovrà far male a Buffon, uno di quelli che lo ha aiutato di più nei momenti complicati, come a inizio dell'ultimo campionato, quando Allegri spesso lo ha tenuto in panchina. «Alvaro non sa nemmeno lui quanto è forte. Non se ne rende conto. E' il pericolo numero uno per noi, ma la Spagna non è solo Morata. Sono partite che sento ancora molto, anche se ho trentotto anni. La voglio vincere e so che è possibile: l'Italia è l'unica squadra che ha sempre messo in difficoltà la Spagna, tranne la finale di Kiev nel 2012». Alvaro ringrazia il suo ex capitano e risponde. «L'Italia difende bene, sarà un avversario difficile, ma noi siamo la Spagna, abbiamo grandi giocatori. Sappiamo di trovarci di fronte una delle difese più forti del mondo, ma abbiamo tante soluzioni per far male. Credo di essere migliorato, come calciatore, da quando sono in Italia, perché mi sono misurato con un certo tipo di difese e ai miei compagni sarò sempre riconoscente. Questa partita per me sarà una delle più importanti partite della mia carriera».
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