Papa Francesco di nuovo influenzato, ma continua a fare programmi. Come sta veramente?

Stamattina una nota dava l'annuncio che tutti gli appuntamenti previsti per la giornata erano stati fatti slittare ad altra data

Lunedì 26 Febbraio 2024 di Franca Giansoldati
Papa Francesco ancora influenzato, ma continua a fare programmi. Come sta veramente?

Una precaria salute di ferro. Le condizioni di Papa Francesco cominciano a destare qualche preoccupazione, soprattutto per la sua età e agli acciacchi che ormai lo accompagnano periodicamente.

Sabato mattina il Vaticano ha cancellato tutti gli appuntamenti della giornata (in programma aveva un incontro con i diaconi della sua diocesi) per via della febbre. Ieri all'Angelus però – piuttosto pallido - si è presentato ai fedeli, affacciandosi dalla finestra del Palazzo Apostolico e stamattina una ulteriore nota dava l'annuncio che tutti gli appuntamenti previsti per la giornata erano stati fatti slittare ad altra data. Evidentemente il malessere legato ai postumi della infezione ai polmoni persiste. Da quello che si apprende non è nemmeno confermato l'incontro che era programmato per domani pomeriggio in una parrocchia di Roma Nord con i parroci della zona, uno degli appuntamenti pastorali avviati l'anno scorso e a cui tiene tanto per conoscere meglio i problemi della città.

Tutto resta momentaneamente sospeso in attesa di vedere domani mattina come si sente Bergoglio e capire se può mantenere l'appuntamento coi parroci senza avere altre ricadute. I medici che lo hanno in cura, nonostante l'assenza di febbre, stamattina gli hanno suggerito (e quasi imposto) un riposo forzato. Probabilmente per proseguire la cura di aerosol e forse anche una nuova terapia di antibiotici. A dicembre Francesco era stato colpito da una brutta infezione alle vie polmonari. La coda di questo male continua a dargli fastidio tanto che quando parla al microfono si avverte chiaramente in sottofondo quel tipico fischio persistente sintomo di problemi respiratori.

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PROBLEMI

I problemi di salute hanno già impedito al Papa di intervenire in pubblico a diverse udienze, tra novembre e gennaio, inoltre gli hanno impedito di volare anche alla Cop28 di Dubai, dove era atteso. Più di una volta ai suoi ospiti è stato costretto a dire: «Avrei da leggere un discorso lungo, ma ho il respiro un po’ affannato; ancora questo raffreddore che non se ne va!».

In dicembre Francesco ha festeggiato 87 anni, e tra poco (il 13 marzo) tocca l'undicesimo anno di regno. Nel mentre ha subito due interventi, uno al colon, con l'asportazione di 30 centimetri di tessuto, e l'anno scorso ha dovuto essere operato di “laparocele incarcerato”, risolvendo le aderenze che gli causavano crescenti dolori e fastidi. Il chirurgo aveva spiegato che le aderenze si erano formate «in corrispondenza di cicatrici dei pregressi interventi chirurgici degli anni passati». Spiegando di seguito che «era stato operato in Argentina per una peritonite, una colicistite gangrenosa» sulla quale «c’era già un laparocele». Il medico aveva poi menzionato anche un intervento ancora più vecchio, «una cisti da echinococco» al polmone, e un intervento ancora più antico, l'appendicite fatta quando aveva 14 anni. 

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Papa Bergoglio trascorre le sue giornate a Santa Marta e accetta di buon grado la fragilità della sua condizione di anziano. Ogni tanto ci scherza sopra con i suoi ospiti.  «La vecchiaia non arriva da sola non si trucca, si presenta com’è». Aggiungendo spesso un'altra frase divenuta ormai un refrain: «Si governa con la testa e non con le ginocchia» in riferimento alle voci cicliche sulle sue dimissioni che puntualmente vengono smentite dal Papa stesso. Bergoglio continua a programmare eventi, viaggi, appuntuamenti, incontri senza risparmiarsi. Spesso i medici gli consigliano di allentare un po' i ritmi, visto che ogni mattina riceve ambasciatori, nunzi, gruppi religiosi, vescovi, cardinali di curia per un totale di numerosi discorsi letti, fatti preparare su dossier che si deve studiare prima di ogni appuntamento. La sua giornata solitamente inizia prima dell'alba con la preghiera, la messa per poi proseguire a tambur battente con l'agenda predisposta dai due segretari che si alternano, uno al mattino e l'altro al pomeriggio. 

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PROGRAMMI

I programmi futuri includono un paio di viaggi brevi in Italia come Verona, Venezia, poi in Belgio, a Lovanio e, infine, vorrebbe programmare una visita in Polinesia ad agosto e in Argentina a settembre. Queste due ultime trasferte si presentano molto più complesse per via del fuso orario, delle ore di volo (per arrivare in Polinesia si calcolano 30 ore di aereo) e degli spostamenti interni. Forse un po' troppo stress per un anziano dalla "cagionevole salute di ferro" come viene definito in curia. L'unico precedente del genere riguarda Papa Giovanni Paolo II che è riuscito a portare a termine diversi viaggi fino all'ultimo, anche se si trattava di tratte brevi: Polonia, Lourdes, Croazia. In quelle condizioni non era di certo in grado di fare viaggi continentali come diceva sempre ai giornalisti anche il suo medico personale, Renato Buzzonetti, l'allora archiatra pontificio di leggendaria bravura e umanità. L'allora portavoce vaticano, Joaquin Navarro Valls - a proposito della salute dei pontefici - ironizzava spesso che tutti i «papi sono gravemente malati, ma solo dopo la loro morte».

IL MEDICO 

La scelta del Vaticano di sospendere le udienze del Papa - affetto «da lievi sintomi influenzali, senza febbre» - è «più che condivisibile», in considerazione della «obiettiva maggiore vulnerabilità di un paziente ultra ottantenne con le diverse patologie che si sono intrecciate nel tempo»: Nicola Ferrara, già docente di Geriatria all'università Federico II di Napoli, riflette sulla fragilità dell'illustre paziente. «Pur non avendo elementi specifici a disposizione, in persone di quella età, anche episodi banalissimi di un giorno di influenza, di un raffreddore, data la fragilità di base - spiega lo specialista - possono ridurre le funzioni in maniera importante. Se un giovane che lavora ha la febbre con raffreddore continua comunque a muoversi, va persino a lavorare, e non succede niente. Se invece capita a una persona di 85-90 anni il riposo è indispensabile, perché è più pericoloso. Dunque la scelta fatta per il Pontefice mi sembra una precauzione più che accettabile». 

Ultimo aggiornamento: 17:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA