Intelligenza artificiale: in due aziende su tre fra Pordenone, Gorizia e Trieste è già una realtà decisiva

Venerdì 22 Marzo 2024 di Antonella Lanfrit
Un robot guidato dall'intelligenza artificiale all'opera

PORDENONE - Intelligenza artificiale: tre quarti delle imprese associate a Confindustria Alto Adriatico quelle, cioè, insediate tra Pordenone, Gorizia e Trieste ne hanno una buona conoscenza, la usano già in una quota significativa e nel 70% dei casi intendono investire in Ai nei prossimi anni.

Sono alcuni degli aspetti cruciali emersi dallo studio approfondito che Lef, l'azienda digitale modello di Ponterosso, ha svolto in collaborazione con l'associazione degli industriali per «analizzare nel dettaglio il pensiero degli imprenditori e manager e comprendere, dati alla mano, se l 'Ai è già utilizzata e quanto le aziende siano realmente disposte a investire nei prossimi cinque anni», ha spiegato il presidente di Confindustria Alto Adriatico e di Lef, Michelangelo Agrusti.

Alle domande hanno risposto oltre 200 aziende, di cui il 53% di piccole dimensioni, il 30% medie e il 17% grandi aziende. Le conoscenze degli imprenditori si sono diffuse anche a particolari versioni dell'Ai, come quella generativa, la branca che si concentra sulla creazione di modelli capaci di generare nuovi dati o informazioni originali. Oltre il 50% degli intervistati, infatti, ha espresso familiarità e conoscenza specifica affermando di possedere know-how appropriato. Il 33%, invece, ne ha scarsa familiarità mentre il 9% non ne ha mai sentito parlare. La volontà di investire, dunque, è guidata dalla consapevolezza che «l'Ai rappresenta un elemento di profondo cambiamento in ciascun settore ha evidenziato l'analisi -. Ben il 58% degli intervistati, infatti, crede che essa impatterà in modo significativo nella propria area di business mentre il 14% pensa che si tratterà di una vera e propria rivoluzione». Solo l'1% considera «trascurabili» gli effetti che l'intelligenza artificiale avrà nella propria organizzazione di lavoro. In un momento storico in cui attorno alla Ai si sono create due "curve" che si oppongono gli entusiasti ei timorosi, preoccupati che la tecnologia occupi gli spazi degli umani, gli imprenditori pordenonesi, isontini e triestini si dichiarano per il 61% ottimisti sull'impatto che l'Ai avrà sulla società. Nel particolare, il 13% è molto ottimista, il 42% moderatamente ottimista. Resta neutrale il 22%, mentre sono inferiori le percentuali per i leggermente pessimisti (13%) e per i pessimisti, una frangia del 4 per cento.

«I dati che emergono dallo studio sulle imprese associate mostrano un crescente interesse e una buona conoscenza dell'IA, con numerose aziende già impegnate nell'esplorare le sue applicazioni sottolinea Agrusti -, proprio mentre al recente G7 sull'Ai a Trento i leader globali hanno sottolineato l'importanza della trasformazione digitale e dell'innovazione responsabile». Comunque, nonostante l'ampia predisposizione ad affrontare il nuovo, gli imprenditori dimostrano di avere anche un approccio pragmatico al futuro, tanto che a preoccupare sono piuttosto questioni squisitamente tecniche, ma fondamentali per un approdo felice dell'Ai nelle aziende».

A "spaventare" le imprese racconta l'analisi compiuta da Lef sono i problemi di integrazione e compatibilità con i sistemi esistenti», una questione sollevata dal 45% degli intervistati. Preoccupa per il 19%, poi, il tema della privacy e della sicurezza dei dati e nel 13% dei casi è presa in considerazione anche la difficoltà nella formazione del personale. Si ferma al 7% la fascia di imprenditori che pensa all'Ai come a un investimento dai costi elevati. In ogni caso, «l'ottimismo delle aziende verso Ai, unito alla volontà di investire e superare le sfide di integrazione, sicurezza dei dati e formazione, promette di accelerare non solo l'adozione dell'Ai, ma anche il suo sviluppo responsabile», conclude il direttore generale Lef, Marco Olivotto.

Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci