Morto Gianpietro Scomparin, tecnico informatico stroncato a 57 anni nella fase di atterraggio, era accanto all'amministratore delegato Gabriele Geretto

Gianpietro Scomparin lavorava per l’ospedale privato convenzionato Giovanni XXIII di Monastier.

Sabato 2 Marzo 2024 di Mauro Favaro
Gianpietro Scomparin

​TREVISO – È morto a causa di un malore che l’ha colto in aereo mentre stava atterrando a Vienna. Se n’è andato così ieri, primo marzo, Gianpietro Scomparin, 57 anni, responsabile tecnico informatico dell’ospedale privato convenzionato Giovanni XXIII di Monastier.

Malore improvviso in aereo

Viveva a San Donà di Piave (Venezia) ed era padre di due figli di 19 e 21 anni. Ieri era si era imbarcato all’aeroporto Canova di Treviso assieme a Gabriele Geretto, amministratore delegato del gruppo attivo nell’ambito sanitario, per raggiungere il congresso europeo di radiologia in corso a Vienna. I due erano seduti vicino. Ed è stato proprio Geretto a notare che qualcosa non andava. «Eravamo nella fase di atterraggio, stavamo parlando, stava bene, nessun segno premonitore. Ho guardato per un attimo fuori dal finestrino e poi mi sono girato di nuovo verso Gianpietro e l'ho visto con la testa accasciata. Pensavo stesse riposando. Ho cercato di parlargli, ma nulla – racconta Geretto – è stato terribile. È arrivato immediatamente il personale di bordo che ha iniziato subito le manovre di soccorso tentando per più di mezz'ora di rianimarlo con il defibrillatore».

Scomparin morto sul colpo

Gianpietro purtroppo non ha ripreso più conoscenza. Dopo l’atterraggio, il 57enne è stato immediatamente soccorso da un'ambulanza che lo stava aspettando sulla pista dell'aeroporto di Vienna. Ma purtroppo è mancato poco dopo l’arrivo in ospedale. «Ci ha lasciato un amico, per me un fratello. Una persona sulla quale potevi sempre e comunque contare – è il ricordo di Geretto – nel corso dei tanti anni che abbiamo trascorso assieme in azienda, Gianpietro si è sempre dimostrato una persona preparata, un genio dell'informatica, all'altezza del suo ruolo di responsabile tecnico della struttura. In grado di risolvere anche i più difficili problemi informatici che potevano accadere ma soprattutto di andare d'accordo con tutti e di sorridere sempre. Una persona buona, solare, sempre disposta ad aiutare chiunque ne avesse avuto bisogno. Sono sconvolto.

Ci mancherà un grande uomo».

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci