VENEZIA - Il Carnevale di Venezia ha vissuto il giovedì grasso, in piazza San Marco, la rievocazione del «Taglio della Testa del Toro», una performance della compagnia L'Arte dei Mascareri, in collaborazione con la compagnia teatrale Pantakin e una delegazione proveniente dalla città di Aquileia (Udine).
Da qui l'espressione «Tagliar la testa al toro», un modo di dire che è nato proprio a Venezia e proprio nel periodo di Carnevale, metafora di arrivare a prendere una decisione dopo che se n'è discusso da tanto tempo. Presente a San Marco oggi il sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, per il quale «questo è un modo di far rivivere la nostra storia comune con Venezia tramite le tradizioni, perché il futuro ha radici antiche». A narrare la vicenda è stata la maschera di Pantalone, accompagnato dalla nipote e dalla balia friulana, mentre la delegazione aquileiese, vestita di mantelli neri con gorgiera e mascheroni da maiale, ha reinterpretato il Patriarca Ulrico e i dodici feudatari ribelli. Nella rappresentazione storica protagoniste anche le 12 «Marie del Carnevale» che insieme ai figuranti in maschera hanno prima sfilato sotto i portici del cuore della piazza San Marco
(Video Luigi Costantini Fotoattuialità)