Dopo il Covid la scarlattina, in tre mesi già 1.166 casi in Veneto: dieci volte l’intero 2022

Sabato 29 Aprile 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 16:37

LE MISURE
Due le misure di sanità pubblica indicate dalla Regione nei confronti dei conviventi e dei contatti stretti delle persone affette da scarlattina e iGas, compresi compagni di classe e insegnanti. Da una parte, sorveglianza sanitaria «per 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso». Dall’altra, «esecuzione sistematica di tamponi faringei nelle situazioni epidemiche ed in quelle ad alto rischio (più casi di febbre reumatica nello stesso gruppo familiare/collettività ristretta, casi di febbre reumatica o di nefrite acuta in ambito scolastico, focolai di infezioni di ferite chirurgiche, infezioni invasive da streptococco emolitico di gruppo A)». Per questo viene chiesto «ad ogni Azienda, con il coinvolgimento della unità operativa di Microbiologia, di provvedere a una disponibilità di test diagnostici rapidi», bastoncini simili a quelli del Covid, da inserire però in bocca. I laboratori di Microbiologia sono poi invitati a trasmettere il ceppo batterico responsabile di iGas all’Istituto superiore di sanità «per la tipizzazione». Secondo i riscontri del ministero della Salute, la crescita di queste infezioni batteriche è correlabile pure «a un aumento della circolazione di virus respiratori e a possibili co-infezioni virali che possono aumentare il rischio di malattia invasiva da Gas».

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