Michael Schumacher, dal mito all'incidente di 10 anni fa: la carriera dell'ex pilota tra vittorie, sfide e controversie

Mercoledì 27 Dicembre 2023, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 10:52

Briatore, Benetton e Ferrari

Grazie alle sue prestazioni con la scuderia irlandese, Michael viene notato da Flavio Briatore che ha la forza economica per ingaggiarlo in Benetton. Alla guida della nuova auto conquista punti in diverse gare e nel 1992 raggiunge un terzo posto complessivo nel Mondiale e la vittoria nel Gp di Belgio. In quegli anni, con la definizione del suo talento, cominciano anche le prime rivalità con un campione dell'epoca: il brasiliano Ayrton Senna, con cui darà vita a diversi battibecchi lontano dalle telecamere.

L'anno successivo ottiene un quarto posto e così la Benetton decide di spingere sull'acceleratore montando per le stagioni 1994 e 1995 dei motori Ford più performanti. Proprio la prima di queste vede una grande rivalità con Senna, prima del tragico incidente di Imola che gli costò la vita. Per sostituire il brasiliano arriva Damon Hill. Il distacco iniziale tra i due è di 37 punti in favore di Schumacher che, però, viene squalificato a causa di alcune scorrettezze, con la distanza che si riduce a una sola lunghezza. Nell'ultima gara del Mondiale ad Adelaide, il tedesco per difendersi dall'arrivo del rivale decide di tagliargli la strada in seguito a una curva presa male: tutti e due sono costretti a ritirarsi e Michael vince così il suo primo mondiale.

Il suo talento si fa notare anche nell'anno successivo, dove vince di nuovo il primo posto totale per poi accettare di guidare la Ferrari, che non vinceva più da 17 anni.

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